Il termine quartiere deriva dal numero dei settori (quattro) in cui erano suddivise molte città medievali; questa impostazione forse deriva da quella delle città fondate dagli antichi Romani, che risultavano tagliate in quattro parti dalle due strade principali, il cardo e il decumano. I quartieri di una città possono avere una lunga storia; a volte, sono indicati con antiche denominazioni, come terziere, sestiere, rione o altro. Il termine contrada indica invece una suddivisione interna del quartiere. A volte tra i vari quartieri esistono rivalità tradizionali, spesso retaggio della loro storia: immigrazioni, partiti diversi, famiglie nobili in lotta ed altro.
Come tutti faccio parte di un quartiere e tanto più una città è piccola tanto più si sente il senso di appartenenza ad un quartiere, la rivalità con quello vicino e un pizzico di “luoghi comuni”…. Per Rancio e San Giovanni, quelli di Laorca sono i “Craponi “(loro consapevoli non si offendono, anzi se ne fanno vanto!) Per quelli di Maggianico il Sanremino è l’evento mondano dell’anno, per quelli di Pescarenico il profumo dell’Icam sul lungo Adda non vuol dire solo che cambia il tempo, per quelli di Castello la fiera oltre alla pioggia garantita (un po’ come le giostre a pasqua) è un evento da non perdere e ci si ritrova tutti… e poi ci sono quelli di Acquate con Santa Lucia, Olate con la presunta casa di Lucia, Santo Stefano con il suo viale e il suo nuovo asfalto, il Centro, il Caleotto, Germanedo con il palio dei rioni e il “Manzoni”, e poi sempre sulla linea 1 sfiorando Belledo, passando da Sant’Ambrogio…giù giù fino a Chiuso.
Tutto questo preambolo per arrivare (tornando a ritroso) con l’1 sbarrato al capolinea “Via Quarto” (ma anche con l’8 Rancio inferiore!)…Domenica .
Il legame di “appartenenza” di cui si parlava prima mi spinge ad un Living un poco di parte…Sabato 25 e domenica 26 maggio il mio quartiere festeggia. Sabato e domenica “Rancio” come ormai da 9 anni a questa parte sarà il palcoscenico della sua Prima-vera festa (anche se con il clima di questi giorni sembrerebbe più opportuno chiamarla festa autunnale) con un ricco programma di iniziative e “bancarelle”, la bellezza del panorama su Lecco dalla piazzetta del santuario di Santa Maria Gloriosa, gli angoli antichi e caratteristici disseminati tra le vecchie viuzze che invitano proprio a farci almeno un salto.
I luoghi per chi ha la fortuna di abitare in questo paradiso (continuo a sviolinare!) si conoscono benissimo quel che cambia è l’atmosfera, non più quotidiana, ma di festa e soprattutto l’occasione per rivedere persone che magari si sono viste solo l’anno precedente.
Luoghi cari…ma anche persone e volti
Ne approfitto per segnalare il progetto fotografico Alcuni Volti…Molti Volti presentato da Officinagiuseppevilla che parallelamente alla prima-vera festa propone una serie di scatti esposti alla rinfusa per le vie di Rancio Alta e Brogno che immortalano alcuni volti del quartiere. Volti di abitanti, volti di persone conosciute, volti che ci ricordano un qualcosa di ieri e di oggi, volti che tra le loro rughe ed espressioni hanno storie da raccontare, immortalati dalla macchina fotografica di Roberto Valsecchi (anche lui rancese DOC…ovviamente!). I volti stampati e incorniciati sono una piccola parte, sono solo “alcuni”…ce ne sarebbero “molti” altri da immortalare. Durante la giornata continuerà la foto raccolta…Rancesi fatevi belli e fatevi fotografare!
Livingamente…Non abbiatene a male voi non di Rancio è sottointeso che per voi noi siamo i montanari sotto il San Martino che frana e il vostro quartiere è sicuramente più bello, più vivo, più servito, più comodo e magari con il centro commerciale e i tavolini del bar all’aperto…ovviamente dipende da che parte si guardano le cose!
Vi aspettiamo a Rancio…neve permettendo!